A me è capitato, anche più di una volta, di dovre montare directory remote in Linux.
Ci sono vari modi per farlo, ed oggi vediamo come fare usando SSHFS.
SSH è un protocollo di comunicazione sicuro, utilizzato soprattutto per amministrare in remoto Linux attraverso la rete.
E' diventato, ormai, indispensabile; SSHFS è un filesystem basato su SSH e ci permette, appunto, di montare directory remote ed usarle come se fossero directory locali.
Ecco un programmino basato su NCurses veramente utile: ncdu (NCurses Disk Usage).
Questo piccolo programmino, da usare tramite terminale, ci permette di trovare lo spazio occupato da una directory o un file.
Dovrebbe essere disponibili tranquillamente nei repo ufficiali.
Per installarlo su Debian e derivate:
# aptitude install ncdu
Su RHEL6:
# yum install ncdu
Una volta installato, basta lanciare il programma indicando cosa vogliamo controllare.
Webmin è un ottimo software per monitorare i nostri server.
E' incluso nei repo di default di molte distro, ma non di Red Hat.
Vediamo quindi come installarlo su questa distro.
Prima di tutto dobbiamo aggiungere un repo:
# touch /etc/yum.repos.d/webmin.repo
E dentro mettiamoci queste righe:
[Webmin]
name=Webmin Distribution Neutral
#baseurl=http://download.webmin.com/download/yum
mirrorlist=http://download.webmin.com/download/yum/mirrorlist
enabled=1
A questo punto dobbiamo anche installare la chiave GPG.
Su server di produzione e sviluppo, può capitare di dover bloccare un determinato software ad una versione specifica.
Oggi vediamo come farlo in RHEL e derivate (quindi anche CentOS e Fedora).
Abbiamo due possiblità:
Vediamole entrambe.
YUM --EXCLUDE
Dobbiamo editare con permessi elevati il file di configurazione /etc/yum.conf.
In questa piccola guida vedremo i passi da effettuare per impostare un LAMP server funzionante in CentOS / RHEL (Red Hat).
Partiamo da Apache:
# yum install httpd httpd-devel
La seconda libreria ci può servire per scopi quali compilare i moduli da sorgenti; quindi conviene installarla subito.
A questo punto avviamo Apache:
# /etc/init.d/httpd start
Per testare se funziona apriamo il browser su http://localhost.
Nelle installazioni di default di Apache, in genere, il Directory Listing è abilitato.
Questo vuol dire che se accediamo via web in una directory dove non c'è un file eseguibile di default (index.html, index.php, ecc) possiamo vederne il contenuto.
E questo non va bene.
E', però, molto semplice cambiare questo comportamento.
Da root dobbiamo modificare il file di configurazione di Apache; il percorso è diverso a seconda delle distro.
In RHEL6 e Archlinux:
/etc/httpd/conf
A questo punto dovete cercare la sezione dove ci sono le opzioni sulla DocumentRoot (dove ci sono i vostri files).