Registrazione Servlet in una web app Java
Le Servlet sono dei componenti fondamentali in una applicazione web scritta in Java.
L'unica cosa che bisogna ricordarsi è di registrarle; per farlo abbiamo due modi.
Il primo, quello classico, è usare il file web.xml; in genere gli IDE richiedono se registrare una Servlet nel web.xml o meno (o almeno Netbeans lo fa).
Coumunque è sempre possibile farlo a mano con questa sintassi:
<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<web-app version="3.0" xmlns="http://java.sun.com/xml/ns/javaee" xmlns:xsi="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance" xsi:schemaLocation="http://java.sun.com/xml/ns/javaee http://java.sun.com/xml/ns/javaee/web-app_3_0.xsd">
<servlet>
<servlet-name>SimpleServlet</servlet-name>
<servlet-class>com_mf.SimpleServlet</servlet-class>
</servlet>
<servlet-mapping>
<servlet-name>SimpleServlet</servlet-name>
<url-pattern>/SimpleServlet</url-pattern>
</servlet-mapping>
<session-config>
<session-timeout>
30
</session-timeout>
</session-config>
</web-app>
Nelle ultimissime versioni, però, non è più obbligatorio usare questo file; è possibile registrarle direttamente da codice usando una semplice riga.
Ecco un esempio:
@WebServlet(name = "SimpleServletNoDescriptor", urlPatterns = {"/ssnd"})
public class SimpleServletNoDescriptor extends HttpServlet {// DO STUFF
}
Notate la riga sopra l'inizializzazione della classe.
In pratica abbiamo usato l'Annotation @WebServlet indicando il nome e il path.
Usando questa annotation non dobbiamo più usare il file web.xml.
Un pro di questa modalità è che non appesantiamo il file XML, usando anche una sintassi molto più concisa e leggera; il contro è la portabilità, in quanto le versioni più vecchie non supportanto questa annotation.
java servlet annotation @webservlet xnl web.xml netbeans
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